Gli epifilli o lingue di suocera sono piante comunissime, soprattutto con la specie E. ackermannii dai fiori rosso fuoco, e molto facili da mantenere. Sono originari delle foreste tropicali dell’America centrale, dove si comportano come epifite, crescono cioè sulla corteccia degli alberi tropicali, da cui fanno pendere i fusti piatti, divisi in articoli che, se cadono, emettono radici dal nodo. Oggi i floricoltori hanno creato numerosissimi ibridi che si diversificano per il colore dei fiori, che copre tutta la gamma cromatica tranne il verde, il blu e il marrone.
Consigli di coltivazione
Si coltivano in vaso nel Centro-Nord Italia, da tenere appeso o in posizione soprelevata in modo che i fusti ricadano liberi, oppure in piena terra nelle zone più calde del Meridione. Non amano l’esposizione diretta ai raggi del sole, se non per 4-5 ore al giorno durante l’estate, ma la posizione deve comunque essere luminosa. Il terriccio deve essere leggero e molto drenante, formato da terra ricca con sabbia grossolana e lapillo vulcanico. Ogni 15 giorni in primavera-estate si concimano con un prodotto per piante grasse.
Da non dimenticare
Per favorire la fioritura,in inverno devono rimanere a una temperatura compresa fra 5 e 12 °C, e non devono vivere in un vaso troppo grande.
Lingua di suocera: come e quando irrigare
Le annaffiature devono essere regolari, distanziate fra loro ma abbondanti durante la bella stagione. Il ristagno idrico causa danni e spesso risulta fatale, perciò occorre fare attenzione al drenaggio del terreno e ad annaffiare soltanto quando il terriccio è effettivamente asciutto. In inverno è sufficiente bagnare una volta alla settimana.
In interni, per singoli vasi si può impiegare il pratico irrigatore automatico Claber Idris, collegato a una comune bottiglia in plastica.
In alternativa si può scegliere Claber Oasis, kit per interni, completamente autonomo e idoneo fino a 20 vasi di piccola o media dimensione.
Se la pianta è in un terrazzo con altre piante, si rivela utile un sistema di microirrigazione, per esempio il kit Claber Aqua-Magic Sytem collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto; il kit è azionato da un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole.